Caro lettore,

ti imploro, torna alla pagina precedente.

Per favore, clicca su quel pulsante per tornare alla finestra precedente e riparti dalla pagina principale di questo sito web. Sono sicuro che troverai articoli più gioiosi, con nuove carte o appetitosi prodotti che ti solleveranno lo spirito. DailyMTG è ricco di articoli favolosi.

Se decidi di continuare a leggere questa triste storia, è mio dovere informarti che gli effetti collaterali possono, tra gli altri, farti decidere di ricostruire da zero i tuoi mazzi preferiti, vedere gli aspetti che un tempo gradivi di Magic venire schiacciati sotto un gigantesco stivale e infine anche ciò che alcuni ritengono essere il più infido effetto collaterale: imparare.

Se qualcuno o tutti voi dovessero decidere di interrompere la lettura di questo articolo dopo questo triste inizio, lo capirei. Non sentitevi obbligati a seguire questa mia richiesta. Il mio compito è riportarvi i fatti per quello che sono, ma nessuno deve essere obbligato ad ascoltare.

Tuttavia, chi si sente sufficientemente coraggioso da resistere e rimanere in questa scuola severa può continuare a leggere.

Nella macina

Quanto forte è questa carta?

Ripulire Tomi macina cinque carte. "Macinare" è un termine di gergo che ha origine dalla carta Pietra da Macina Magica e viene utilizzato per indicare l’effetto "metti nel cimitero le prime carte del grimorio di un giocatore".

Per esempio, potremmo dire "Alla finale del Pro Tour Qualifier, Andrea ha lanciato Ripulire Tomi per macinarmi le ultime cinque carte, spazzando via le mie speranze di qualificarmi per il Pro Tour".

Esistono molti giocatori che aggiungono Ripulire Tomi ai loro mazzi. Per rendere loro onore, non è sempre una scelta sbagliata.

In realtà è sbagliata solo in un gran numero di casi.

Di base, non dovremmo giocare Ripulire Tomi. Il motivo è che l’azione di macinare il mazzo dell’avversario non è produttiva.

Sono sicuro che molti di voi abbiano ora un’espressione stupita. Molti di voi potrebbero adorare questo tipo di effetto e, come vi ho detto nei miei avvertimenti, state correndo il rischio di modificare i vostri mazzi dopo aver letto questo articolo. Se qualcuno di voi deciderà di abbandonare la lettura ora, non serberò alcun rancore.

Tuttavia, per i pochi che continueranno, cercherò di spiegarmi meglio.

Macinare sembra attraente perché permette di "distruggere" molte carte dell’avversario in un colpo solo.

Quando lanciamo Ripulire Tomi e mettiamo nel cimitero del nostro avversario i suoi Meccatitano Torrenziale e Veto, abbiamo la sensazione di averglieli tolti di mano. Abbiamo rinchiuso quelle carte in una specie di altra dimensione dal quale non potranno più uscire. E, come sappiamo bene, nulla torna al mondo da altre dimensioni.

Tuttavia, esistono delle motivazioni per cui questo ragionamento non è del tutto valido. Vediamole insieme.

1. non abbiamo modificato lo stato di gioco

In Magic, ogni azione che compiamo dovrebbe avere un certo impatto sulla mano o sul campo di battaglia.

Giocare una creatura, per fare un facile esempio, aumenta la nostra capacità di attaccare e vincere la partita. Far scartare carte al nostro avversario, per fare un altro facile esempio, riduce le sue opzioni e ci aiuta a vincere la partita. Queste azioni generano quelle faccine usatissime che aggiungete ai vostri messaggi.

Macinare, al contrario, non ha generalmente un impatto sullo stato di gioco. Se giochiamo Ripulire Tomi, utilizziamo una carta senza toglierne nessuna al nostro avversario.

Il rapporto tra le carte che utilizziamo noi e quelle che utilizza il nostro avversario è utile in Magic per indicare la quantità di risorse che spendiamo per ottenere un risultato equivalente a un’altra quantità di risorse.

Per esempio, se lanciamo un Barlume di Genialità, otteniamo un due-per-uno. Se siamo fortunati al punto da lanciare Fumigare quando il nostro avversario ha tredici creature sul campo di battaglia, otteniamo un tredici-per-uno. Entrambi sono ottimi risultati.

Uno zero-per-uno significa invece che spendiamo una carta delle nostre per non avere effetto su nessuna carta del nostro avversario. Questo non è di solito considerato un grande risultato.

Nonostante possa sembrare che abbiamo gestito cinque carte con il nostro Ripulire Tomi, come può capitare spesso nella vita, le apparenze ingannano.

Abbiamo rimosso quelle carte dal mazzo del nostro avversario, ma non abbiamo ridotto il numero di risorse a sua disposizione. Non è cambiato nulla in ciò che lui avrà a disposizione in mano o sul campo di battaglia.

A meno che non prevediamo che la partita facendo terminare le carte al nostro avversario, quelle carte che gli abbiamo tolto sarebbero semplicemente potute essere in fondo al suo mazzo e il risultato sarebbe stato lo stesso.

Probabilmente non giocheremmo una carta che mette le prime cinque carte dalla cima al fondo del mazzo del nostro avversario... e questo è l’equivalente di ciò che ci offrono spesso gli effetti di macina.

2. non possiamo controllare ciò che maciniamo

Ci saranno occasioni molto specifiche in cui rimuovere carte dal grimorio del nostro avversario distruggerà la sua strategia.

Carte come l’Eredità Perduta che sono in grado di far fuori le carte fondamentali del nostro avversario possono essere una svolta, se lanciate al momento giusto (devono però essere utilizzate con cura).

La forza di una carta come l’Eredità Perduta è la possibilità di scegliere che cosa rimuovere. Nonostante capiti spesso di ottenere uno zero-per-uno, rimuovere tutti gli elementi della combo dell’avversario ne vale la pena.

Se macinare fosse equivalente, potrei dirvi con gioia che a volte ne vale la pena. Potrei dirvi che lanciare Ripulire Tomi e rimuovere tutte le possibilità dell’avversario di vincere è un metodo strategico utilizzato dai giocatori Pro in tutto il mondo.

Non è però così. È quindi mio sfortunato compito informarvi che macinare non porta allo stesso risultato.

Tormenting Voice
Voce Torturante | Illustrazione di Dan Scott

Quando maciniamo il nostro avversario, non sappiamo ciò che rimuoveremo. È come udire velatamente un serpente che striscia dietro di noi; non sappiamo se si tratti di un innocuo serpentello da giardino o di un estremamente letale serpente a sonagli pronto ad attaccarci. Potrebbero essere cinque terre oppure cinque Meccatitani. Nel momento in cui lanciamo la magia non abbiamo alcuna certezza.

Tuttavia, diversamente dal veleno dei serpenti a sonagli, che la ricerca e l’esperienza dimostrano essere letali per gli umani se non vengono curati, anche quando riusciamo a macinare le migliori carte del nostro avversario non è detto che avremo la vittoria in pugno (rileggete il primo punto).

Ciò significa che non solo non siamo sicuri di rimuovere carte fondamentali, bensì che, anche quando le rimuoveremo, non potremo essere sicuri di avere il controllo della partita.

O ancor peggio . . . passiamo ora al terzo punto.

3. il cimitero non è inaccessibile

In alcune occasioni, macinare il nostro avversario potrebbe addirittura offrirgli un vantaggio. Esatto, il nostro piano di rimuovere per sempre le sue carte migliori potrebbe fare un vero buco nell’acqua.

Nell’attuale mondo di Magic esistono molti modi per riprendere le carte dal cimitero o per ottenere dei vantaggi dalla loro presenza. Torniamo all’esempio originale e osserviamo di nuovo le due carte che abbiamo macinato:

Se maciniamo il Meccatitano ed è un torneo Constructed, è molto probabile che il nostro avversario avrà altri Meccatitani. Mettendo quel Veto nel cimitero, abbiamo offerto al nostro avversario la possibilità di utilizzare un altro Meccatitano per lanciarlo! Abbiamo quindi aiutato il nostro avversario.

Questo non è neanche il peggio che ci può capitare. Immaginiamo di giocare contro un mazzo basato su delirio!

Macinare il nostro avversario potrebbe addirittura aiutarlo nello sviluppo della sua strategia. Anche in Limited è molto pericoloso farlo, a causa dei frequenti effetti che fanno riprendere in mano le carte dal cimitero.

Un faro nell’oscurità

In questo torbido e infestato mare di disperazione c’è però un barlume di speranza. Nonostante io vi abbia spaventati con tutti i miei avvertimenti, se li tenete a mente, esistono tre principali casi in cui macinare può essere una valida strategia. Armatevi della vostra conoscenza e seguitemi.

1. il nostro mazzo è costruito per macinare

In un mazzo costruito apposta per macinare, le carte che macinano sono, ecco, nel posto giusto. Dire il contrario sarebbe come dire di non mettere il latte nel cappuccino o non mettere il sugo sui nostri spaghetti.

Come sottocategoria, esistono casi in cui alcuni effetti di macina possono potenziare altre nostre carte, per esempio, la Presenza del Sesto Distretto e il Fantasma di Jace. Se il nostro mazzo è focalizzato su queste carte, alcuni effetti di macina per potenziarle possono essere utili.

Se il nostro piano è utilizzare gli effetti di macina in uno di questi modi, ben venga. Solo un avvertimento: in questi anni le strategie di macina non hanno avuto grandi successi a livello agonistico.

Non intendo dire che non abbiano mai avuto successo o che non lo potranno mai avere o che non dobbiate provarci. Fate semplicemente attenzione e provate la vostra strategia, se è vostro desiderio utilizzarla a un torneo grande. Macinare non ha effetto sul campo di battaglia, quindi sarà molto difficile se la vostra strategia di base non funzionerà.

2. maciniamo il nostro mazzo

Esatto, questa è una variante speciale. Ricordate che vi ho parlato dei pericoli del macinare il nostro avversario? A volte vorremo macinare il nostro mazzo per lo stesso motivo per cui è pericoloso macinare il mazzo del nostro avversario. Aggiungere carte al nostro cimitero potrebbe essere utile per noi!

Se giochiamo un mazzo basato su elementi come delirio o dragare, vorremo macinare noi stessi (l’archetipo dragare è basato sulla meccanica dragare, che è una delle meccaniche più particolari e forti).

Nei casi in cui il cimitero è al nostro servizio, accogliamo gli effetti di macina a braccia aperte... ma non letteralmente.

3. maciniamo come effetto aggiuntivo

Alcune carte avranno un effetto primario e un effetto di macina secondario. Per esempio, diamo un’occhiata ai Piani Sottratti. L’effetto primario è pescare le carte, con un effetto secondario di macina.

Quando ci vengono sottratti i piani non è mai una piacevole esperienza e la mia vaga memoria mi dice che tende a portare via alcuni ricordi.

In ogni caso, con carte come queste, a patto che l’effetto primario sia ciò che vorremmo ottenere anche da solo, non c’è nessuna controindicazione nell’avere anche l’effetto secondario. Io considero nullo il valore dell’effetto addizionale di macina o addirittura negativo, se rischia di aiutare il mio avversario, quindi l’effetto di base deve essere sufficientemente forte.

Fine

Purtroppo avete letto tutte le informazioni contenute in questo articolo. Se non vi hanno fatto impazzire, mi auguro che siano utili per le vostre prestazioni di Magic ai vostri futuri tornei, macinando solo quando è davvero la scelta giusta.

Se avete domande, richieste, lamentele, racconti del terrore o simili, scrivetemi. Potete contattarmi nel mio ripugnante villaggio via Twitter, Tumblr o mandando una mail (in inglese) a BeyondBasicsMagic@gmail.com.

Ci rivediamo la prossima settimana per un altro racconto. Nel frattempo, mi auguro che leggiate articoli piacevoli e pieni di luce, che facciano sembrare il mondo più leggero e più meraviglioso rispetto alla depressione presente in questo articolo. In bocca al lupo per la vostra ricerca.

Cordiali saluti,

Gavin
@GavinVerhey
GavInsight