I Planeswalker sono uno dei fondamenti del Magic moderno. Uno dei maggiori cambiamenti al gioco fin dalla loro creazione e un tipo di carta che ha quasi dieci anni, sono destinati a rimanere con noi.

I Planeswalker hanno una potenza tale da cambiare il corso di una partita. Una volta entrati in campo, attirano l’attenzione. Gestirli in modo corretto può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta.

Saperli giocare è tanto importante quanto saperci giocare contro.

Che li giochiamo oppure no, li incontreremo spesso e, dato che sono l’unico tipo di carta di tutto Magic che possiamo attaccare direttamente, saper determinare quando attaccarli e quando ignorarli e continuare il nostro assalto sull’avversario può fare la differenza tra vincere e perdere.

Qual è allora la strategia giusta? Quando dobbiamo comportarci in un modo e quando in un altro?

Lo vedremo oggi.

Il peso del Planeswalker

I Planeswalker sono una macchina che produce un vantaggio incrementale.

Sì, lo so, non è una frase affascinante come "sono in grado di viaggiare da un mondo all’altro e posseggono una sorprendente magia", ma è la descrizione più vera. Una carta Planeswalker sul tavolo porterà a un vantaggio di qualche tipo, ogni turno. Anche se quel vantaggio è ridotto, con il tempo diventerà enorme.

Prendiamo come esempio il nuovo Tezzeret di Rivolta dell’Etere:

Certo, una pedina Cella di Eterium ogni turno potrebbe non sembrare così minacciosa. Un artefatto che può essere sacrificato per produrre un mana è il solo vantaggio sul momento.

Alla lunga, se non ci sbarazziamo di Tezzeret, se ignoriamo quelle Celle e lasciamo che si accumulino, ci sconfiggeranno... permettendo al nostro avversario di uccidere tutte le nostre creature oppure diventando molte Celle viventi 5/5 che ci attaccheranno.

Anche i piccoli vantaggi possono diventare letali.

L’ultima abilità che la maggior parte dei Planeswalker possiede aggiunge uno sviluppo inaspettato. Oltre a essere macchine che generano vantaggi incrementali, tutti quei piccoli vantaggi portano a un enorme esplosione di potenza. Se non vengono gestiti, i Planeswalker possono diventare un effetto gratuito che dice ora sono invincibile.

Tenendo in considerazione questo aspetto, la premessa di base per giocare contro i Planeswalker è questa: se prevediamo che la partita duri molto, dobbiamo attaccare il Planeswalker. Se contiamo di far finire in fretta la partita e riteniamo che il Planeswalker del nostro avversario non ci ponga ostacoli (generando pedine o in qualche altro modo), allora dobbiamo attaccare il nostro avversario.

Ovviamente, le situazioni sono sempre intermedie, ma questa è una buona regola di base per compiere le nostre scelte.

Uno sguardo al futuro

Pensare al futuro è sempre importante in Magic... soprattutto quando c’è un Planeswalker di mezzo.

Quando il nostro avversario controlla un Planeswalker, dobbiamo cercare di valutare il tipo di effetti che potrà generare e i modi che abbiamo a disposizione per fermarlo.

Immaginiamo che il nostro avversario controlli Chandra, Fiamma di Sfida con 6 segnalini fedeltà.

Un’altra attivazione +1 potrebbe non essere una minaccia immediata. Magari ci preoccupiamo della carta o del danno.

D’altra parte, saremo sicuramente preoccupati dell’emblema... e dobbiamo valutare in questo turno un modo per impedire che venga creato.

Se riflettiamo su ciò che avverrà nel turno successivo, comprendiamo che è molto probabile che il nostro avversario utilizzi l’abilità +1, a meno che non gli diamo un valido motivo per compiere una scelta diversa. Ciò significa che il turno successivo sarà in grado di attivare l’ultima abilità. Immaginiamo di non giocare creature in questo turno; ciò significa che non potremo attaccare il prossimo turno, che è il momento in cui dovremo davvero colpire Chandra.

Se abbiamo una creatura a disposizione sul campo di battaglia, in grado di attaccare, dobbiamo attaccare subito Chandra (dando per scontato che l’attacco vada a segno). Vorremo essere sicuri di ridurre la sua fedeltà invece di offrire al nostro avversario la possibilità di giocare varie rimozioni o una rimozione globale che può utilizzare il turno successivo per poi attivare l’ultima abilità.

Anche se infliggiamo pochi danni, dobbiamo comunque pensare a un piano per rimuoverla in qualche modo; un attacco per tenerla lontana dall’attivazione dell’ultima abilità è fondamentale.

Questo discorso è valido a meno che non siamo in una posizione in cui Chandra non ci minacci.

Immaginiamo che il nostro avversario si trovi a 4 punti vita e Chandra abbia 6 segnalini fedeltà e nessuno di noi abbia carte in mano. Peschiamo e lanciamo un Flagello Sfrontato.

Dove deve essere diretto il nostro attacco?

Se attacchiamo Chandra, la facciamo scendere a 3 segnalini. Se attacchiamo il nostro avversario, lui scenderà a 1 punto vita.

Valutiamo il futuro.

Se attacchiamo Chandra, andrà a 3 segnalini e il nostro avversario sceglierà se effettuare uno scambio tra Chandra e il nostro gremlin utilizzando l’abilità -3 oppure se far salire la sua fedeltà per ottenere una carta e obbligarci a utilizzare altri due turni per attaccare e disfarci di Chandra. Questo è un buon risultato, perché ci permette di non dover affrontare l’ultima abilità di Chandra, mettendo sotto pressione il nostro avversario.

Se attacchiamo il nostro avversario, la situazione si fa interessante. Il nostro avversario può utilizzare l’abilità -3 il turno successivo, spendendo i 3 segnalini fedeltà che avrebbe perso se l’avessimo attaccata il turno precedente. Il risultato è che abbiamo rimosso 3 segnalini fedeltà, ma abbiamo perso la creatura e dobbiamo ancora disfarci di Chandra. In generale, l’altra scelta è molto migliore. A meno che...

A meno che, in effetti, non abbiamo proprio un mazzo rosso. È probabile che abbiamo un sacco di spari e creature con rapidità (ne abbiamo appena pescata una!). Se riteniamo che far scendere a 1 punto vita il nostro avversario ci offra più probabilità di vincere con la prossima pescata grazie alla quantità di minacce che abbiamo ancora nel mazzo, allora può essere la scelta giusta. La scelta dipende dai nostri punti vita e dalla composizione del nostro mazzo.

In ogni caso, è fondamentale pensare al futuro. Dove scaglieremo il nostro Flagello Sfrontato potrà decidere le sorti della partita... e vogliamo essere sicuri che il suo attacco sia diretto sul bersaglio giusto.

Brazen Scourge
Flagello Sfrontato | Illustrazione di Kev Walker

Mai dimenticare i Planeswalker

Vi ho offerto alcuni ragionamenti e alcune premesse per affrontare i Planeswalker. Vi voglio salutare con un concetto facile da ricordare:

in caso di dubbio, attaccate i Planeswalker.

Ho visto molte più persone perdere per non aver attaccato un Planeswalker rispetto a quelle che ho visto perdere per averlo attaccato. È facile sentirsi sicuri della situazione e illudersi che un Planeswalker non sia un problema, al punto da attaccare e portare l’avversario a 5 punti vita invece di gestire quel Planeswalker con molti segnalini fedeltà... per poi subire una rimozione globale e non avere più alcun modo per recuperare. Magari sarebbe stato meglio che l’avversario rimanesse a 11 punti vita, ma senza Planeswalker.

Imparata la teoria, il nostro obiettivo è avere un piano. Dobbiamo comprendere il nostro piano... e le conseguenze. In una situazione in cui riteniamo che, se il nostro avversario pesca una rimozione globale, perderemo, potrebbe essere una buona scelta attaccare il nostro avversario. Dovremo semplicemente sapere in anticipo ciò che vogliamo ottenere.

Questo è un buon consiglio per ogni situazione.

Mi auguro che questa lettura su come valutare un attacco ai Planeswalker sia stata utile e illuminante! Se avete opinioni o commenti su questo articolo, scrivetemi. Potete mandarmi un tweet, inviarmi una domanda sul mio Tumblr o mandarmi una mail (in inglese) a BeyondBasicsMagic@gmail.com. Mi fa molto piacere sentirvi e scoprire le vostre opinioni!

Ci rivediamo la prossima settimana. Nel frattempo, che i Planeswalker di tutti i vostri avversari possano togliersi di mezzo!

Gavin
@Gavinverhey
GavInsight